mercoledì 1 febbraio 2017

quando la scuola diventa compagnia

Quando ero giovane vedevo una cosa bella e la desideravo per me. Ora quando vedo una cosa bella la prima cosa che desidero è che sia per i miei figli. E sono fortunata perché, in un tempo storico di cui tanti parlano male, io di cose belle ne vedo molte e più ne vedo più le desidero per loro e spero che diventino parte del loro futuro.
Una di queste cose è la scuola. Tasto dolente per molti e anche per noi lo fu, al punto da pensare all'home schooling.

Non voglio parlare però delle fatiche di prima se non per sottolineare la bellezza del poi, perché dopo un anno e mezzo posso dire che ora siamo felici : i nostri figli e noi.
Da un anno e mezzo i bambini delle elementari frequentano la scuola FAES Argonne, una scuola paritaria....E qui molti magari storceranno il naso. Chi non ha aggrottato la fronte prima lo farà probabilmente sapendo che è una scuola omogenea: per noi compagni e maestri solo maschi!
Ma non è nemmeno questo il punto. Il punto è lo sguardo che vedo sui miei bambini: uno sguardo che vuole crescere degli uomini, che ha a cuore il loro destino. Uno sguardo che punta in alto e non si accontenta di dare nozioni. Uno sguardo dove il positivo è da gratificare e il "negativo" è per spronare, non obiezione ma strumento per crescere.
Mi guardo intorno e vedo famiglie che si conoscono dai tempi delle scuole, ex alunni legati per la vita, vedo maestri che ai tempi occuparono gli stessi banchi dei nostri figli (ok, va bene, non proprio gli stessi!) e che ora invece siedono in cattedra. Vi dirò che proprio quest'ultimo punto fu quello che mi fece dire "sì" perché se un uomo decide di diventare insegnante nella scuola che lo ha cresciuto vuole dire che l'esperienza fatta deve essere stata fantastica.
Andare alle riunioni non è più una fatica ma un momento vero di incontro; come andare ai colloqui individuali è prima di tutto una crescita per noi genitori così da accompagnare, insieme ai maestri, i bambini nella loro crescita.
Ho nel cuore il desiderio di vedere i miei figli diventati grandi e un po' mi auguro che potranno portarsi dietro il ricordo di questa scuola e che magari qualche legame diventi compagnia per la vita (a onor del vero lo spero anche per l'esperienza del rugby che sempre più prepotentemente si è insinuata e si insinua in casa nostra! )
Insomma, dall'home schooling siamo arrivati a una famiglia, un insieme di famiglie!