giovedì 29 maggio 2014

Compromesso e conciliazione

E' ormai da un po' che mi sono interrogata su quale sia la modalità di vita che più mi corrisponde, e per ora confermo quanto già precedentemente e faticosamente affermato: sono una mamma, una moglie e un medico!
La mia giornata faticosamente scorre su questi tre binari che corrono a volte parallelamente, a volte si incrociano, altre si sovrappongono, talvola si ostacolano e si intralciano vicendevolmente. Ed io salto da uno all'altro. Cerco di saltellare con il sorriso perchè se non lo faccio con gioia allora non vale la pena che lo faccia, allora c'è qualcosa da rivedere.


Le due parole che mi permettono tutto questo sono COMPROMESSO e CONCILIARE.
compromésso2 s. m. [dal lat. compromissum, der. di compromittĕre (v. compromettere), part. pass. compromissus]. – Per arrivare, poi, al significato che interessa a me devo scorrere il dizionario fino alla quinta spiegazione: 5. In usi più recenti, spec. nel linguaggio polit. e giornalistico, il termine ha riunito in sé i precedenti sign. per indicare un accordo fra persone o gruppi che, pur comportando reciproche rinunce, non presuppone l’esistenza di una controversia né di un vero e proprio contrasto, bensì la volontà congiunta di raggiungere un fine comune superando eventuali divergenze ideologiche: un c. fra partiti. In partic., c. storico, espressione (coniata sul modello di blocco storico) con cui è stata designata la collaborazione proposta nel 1973 dal Partito Comunista Italiano alla Democrazia Cristiana (ed estesa poi ad altri partiti), al fine di arrivare a una coalizione governativa che godesse di un ampio consenso popolare.
conciliare2 v. tr. [dal lat. conciliare, propr. «riunire insieme», der. di concilium «concilio»] (io concìlio, ecc.). – In questo caso la spiegazione che più si addice a quello di cui vi parlo è subito sotto il mio naso: Mettere d’accordo due o più persone appianando il dissidio esistente fra esse...

Tutto questo ha un prezzo: IL SENSO DI COLPA. Ed il senso di colpa è bastardo antipatico, perchè si insinua e per quanto tu ti impegni e ti applichi, lui è lì e spunta tra i tuoi pensieri facendoti sentire inadeguata.
Perchè il compromesso ed il conciliare prevedono la CONVIVENZA di tutte le mie anime e di tutte le mie chiamate. Ma nella convivenza ciascuno esce dal suo e fa un passo verso l'altro, rinunciando ad un pezzetto di sè. Perciò il risultato è che quando tolgo il tempo ad un una me per lasciare spazio all'altra mi sento in colpa e mi dispiace e viceversa.


Eppure io ci sto bene in questo puzzle che visto da fuori può sembrare la mia vita. E' un puzzle a volte complesso, composto da migliaia di pezzetti e sfumature, che insieme però formano un'immagine felice!

lunedì 19 maggio 2014

L'avventura del Rosario

Come raccontato qui, i Parolin si stanno impegnando a dire una decina di rosario tutte le sere ricordando i 5 misteri del giorno. La fedeltà al gesto non è completa, ma c'è! In mezzo a mille impegni e ad una stanchezza di aspetto preistorico, stiamo riuscendo a tenere fede alla nostra promessa, al nostro desiderio di sollevare lo sguardo (e lo spirito) dagli affanni quotidiani per rivolgerlo a Gesù, attraverso l'abbraccio di Maria.
La cosa più sorprendente è scoprire che i più fedeli a questo gesto sono diventati proprio i bambini, che, per primi, chiedono la sera prima di coricarsi questo momento di raccoglimento e preghiera insieme. I misteri li affascinano...o meglio, i misteri dolorosi li affascinano...gli altri vanno bene, ma la curiosità tende sempre a riportare la loro attenzione verso quei misteri che tanto ci ricordano la sofferenza di Gesù. (D'altronde cos'altro pretendere da una famiglia con maschi il cui argomento preferito sono morte-zombie-sangue???).

Ho cercato nel web un modo per presentare ai bimbi il rosario in maniera affascinante, ma ho trovato poche idee. Ad un certo punto ho immaginato di costruire io un poster, ma i giorni passavano, le idee crescevano e nulla si realizzava. Così un giorno ho invece trovato ed acquistato un poster prefatto, che più o meno risponde alle mie esigenze.


Questo aiuto visivo è stato ed è utilissimo perchè permette ai bimbi di visualizzare la storia che raccontiamo loro. Sì, perchè alla fine, l'unico modo per affascinare i bambini è raccontargli una storia, una storia in cui in primis crediamo noi! Loro respirano quello che noi facciamo loro respirare e si entusiasmano per quelle cose che vedono che ci entusiasmano.
Giuro che all'inizio non avrei mai pensato che questo momento potesse diventare così bello, interessante e vissuto! Come dice una mia amica: un'avventura!

lunedì 5 maggio 2014

Marta, Marta, tu ti affanni

Quest'ultimo periodo è stato ricco di avvenimenti che hanno coinvolto e rinvigorito il nostro animo. Il tempo che la nostra famiglia, ed io in primis, abbiamo loro dedicato è stato decisamente troppo poco rispetto l'importanza degli eventi stessi ed il mio desiderio era quello di sottolineare in famiglia l'arrivo di ciascuno di essi in maniera molto più incisiva.
Avrei voluto preparare il mio animo, quello dei nostri bimbi, quello unito della nostra famiglia ad accogliere e riconoscere la grazia che ci è stata donata. Poi accade invece, come spesso (sempre?) che tutto precipita in un turbinio di cose da fare e ci si ritrova come Marta che tanto si affanna e poco gode della compagnia di Gesù.
"Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta»." Luca 10,38-42.
E così è passata la Santa Pasqua, la canonizzazione di San Giovanni Paolo II e di San Giovanni XXIII, e così siamo arrivati a maggio.

Il rapporto con Gesù, perchè il nostro animo ne tragga giovamento, necessita di affezione con la preghiera e di fedeltà nei gesti.
E' da questo che si riparte: la preghiera. Ed il gesto scelto è la decina del Rosario tutte le sere.
La preghiera insieme già ci vede fedeli prima dei pasti e prima di coricarsi (sarebbe bello anche al mattino ma a quell'ora la nostra casa sembra sia stata vittima del passaggio del diavolo della Tazmania). L'aggiunta è l'idea del Rosario insieme ai bimbi, dal momento che siamo nel mese mariano.
Presentare il Rosario ai bimbi come qualcosa di affascinante, come un'occasione di incontro con Maria e con Gesù, non è cosa facile, per questo negli ultimi giorni sono andata in giro per il web nel tentativo di trovare qualche idea in più...ma a questo dedicherò un altro post.

domenica 4 maggio 2014

viaggi e preghiere

ieri: -mamma, andiamo a Roma?-
-perché vuoi andare a Roma?-
-ma per pregare Gesù mamma!-
-ehm, vediamo...-
oggi: -mamma, allora, quando andiamo a Roma?-

da domani in casa nostra si guarderà solo Peppa Pig, si ascolterà lo zecchino d'oro e si leggeranno solo fumetti! perché, va bene l'educazione, ma a 4 anni devi chiedermi il gelato tesoro, non viaggi spirituali!