sabato 9 febbraio 2013

A questo dico no!



a certe cose bisogna proprio dire no!
va bene essere a casa senza marito per tre giorni, alzarsi, prepararsi (e con -si intendo dire io ed il resto della tribù), portare i bimbi all'asilo-scuola e mettersi (in questo caso -si siamo noi: io ed xy) in macchina alle 8.30 per andare al lavoro dopo avere fatto un numero tale di cose che pensi che nel frattempo sia già mezzogiorno (e il tuo stomaco brontolando ti fa credere la stessa cosa), ma accendere la radio e sentire un'intervista a cecchi paone....questo no: è troppo!
Affrontare la strada verso il lavoro con lui che cita frasi e slogan sulla libertà personale e della coppia a difesa delle adozioni da parte delle coppie omosessuali è davvero troppo! Vorrei peraltro sapere quali siano le sue competenze in materia di psicologia dell'età evolutiva per parlare di un argomento tanto delicato con aria così saccent.
E infatti non ne parla! Tutta la sua tesi si basa sul diritto (dell'adulto!) di essere genitore contro qualunque naturalità, e sulla libertà (sempre dell'adulto) di adottare anche all'interno di coppie omosessuali. Di quale possa essere il bene del bambino ho sentito parlare proprio poco, purtroppo!

3 commenti:

  1. Mi permetto di riportare un commento ricevuto su fb da parte di una cara amica:
    Cara Jessica, di tutte le mamme che ho conosciuto fino adesso nessuna ha concepito un figlio in nome del diritto o per il bene del bambino futuro ma per istinto a volte, a volte egoismo, a volte condizionamento... e lo trovo naturale. Molto difficile capire cosa è naturale e cosa non lo è e ancora più difficile capire cosa è il presunto bene del nascituro, certo è che bisogna parlarne di questo come di tante altre cose, senza preconcetti nè mascherandosi dietro ad una presunta natura che dovrebbe anche precludere a chi è sterile di avere dei figli per esempio. Secondo me l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali non è nulla di sbagliato a preiscindere, e io credo nella libertà di ciascuno di decidere fuori da ogni condizionamento. La nostra società sta andando alla deriva perchè, secondo me, si combattono le battaglie sbagliate, si individuano falsi "nemici", non si agisce sulle fondamenta, non si concepisce più il senso e il valore del sacrificio ma è una società di soli diritti... questo secondo me non va e su questo bisogna lavorare con i nostri figli, non sul precludere a due persone che si amano di avere dei figli, ci sono tanti "mostri" tra coppie di adulti eterosessuali... non è la sessualità che fa la differenza. Pensa se uno dei tuoi figli crescesse gay, e fosse felice di essere padre con il suo compagno, perchè a priori precludergli questa possibilità? Il diritto di un bambino abbandonato è solo di essere amato, il resto per me è solo contorno. Ciao.

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    1. E qui riporto la risposta che, a getto, ho scritto (forse avrei potuto formularla meglio).
      Penso che:
      1)non è la presenza di "mostri" in alcune coppie eterosessuali a giustificare la possibile adozione da parte di coppie omosessuali (in cui peraltro potrebbero esserci altrettanti "mostri": non è che sono tutti perfetti nemmeno loro).
      2)La natura per me parla molto più di quanto noi siamo in grado di ascoltarla, per paura, forse, di non essere sufficientemente aperti a "nuove" idee e chiusi in "vecchi" preconcetti.
      3)Ancora una volta si parla della libertà di ciascuno di decidere: io non dico che una coppia non debba essere felice e vivere la sua sessualità, ma questo non deve condizionare la crescita di un altro individuo, per altro un soggetto più debole e talvolta con già un passato difficile alle spalle.
      4)concordo sul fatto che la nostra società si fonda sul principio che tutto sia un diritto, ed è questo il nocciolo della questione. 7
      5)se uno dei miei figli crescesse gay penso che da mamma, sebbene con tanta difficoltà nell'accettarlo, lo amerei quanto e forse più di prima, ma non credo potrei accettare la sua volontà di essere padre! e mi auguro che lui per primo si renda conto di questo.

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