martedì 5 maggio 2015

Nun ce la posso fà

Ancora una volta ho chiuso una porta e sono costretta ad aprirne un'altra, ma....non ho la forza di spingere questo nuovo portone.


Dietro lascio incontri, scontri, polemiche e abbracci, ma soprattutto lascio persone e una storia, la mia storia, una parte di me che, come sempre, ho giocato fino in fondo.
E ora??? Ora si cambia di nuovo. Nuove persone, nuovi colleghi, nuovi turni, nuovi orari, nuovo lavoro....E io "nun ce la posso fà".
Stavolta sono stanca. Stanca di ricominciare tutto da capo.
La mia mente corre veloce verso altri mille pensieri e desideri: vorrei godere dell'aria aperta, stare coi bimbi, sedermi e coccolarmi la pancetta che cresce....Insomma, praticamente qualunque cosa pur di non buttarmi in questa nuova avventura.
Posso dirlo??????? Avrei proprio voglia di restare a casa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Test positivo

Eccomi!
E....ci sono novità


Ebbene si, i Parolin aumentano nuovamente di numero. Attualmente siamo in lavorazione e la pancia di mamma jek comincia a spuntare da sotto le magliette.
Abbiamo varcato la soglia del 4° mese!!!! L'arrivo è previsto per inizio novembre.

E per chi se lo stesse chiedendo....no, non sappiamo ancora se sarà un altro maschietto o, finalmente, una femminuccia ad arrivare nella nostra piccola casa.

martedì 10 marzo 2015

Se sei ricco puoi, altrimenti... c...i tuoi!

Ancora una volta, come sempre del resto, la cultura e l'istruzione restano ad appannaggio di pochi eletti.
In pochi giorni due esempi di come se sei ricco puoi tutto, altrimenti puoi proprio poco.


Come già detto in altre mille occasioni (qui e qui) credo che l'educazione dei proprio figli sia un diritto-dovere di ogni genitore, mentre tante, troppe volte, rimane legato alla possibilità economica della famiglia stessa. La scuola statale è ferma, l'entusiasmo degli insegnanti spesso è veramente scarso. E non mi si dica che il problema è economico, perchè vi ricordo che parlate con una specializzanda il cui stipendio è ben lontano dal servizio che dà. Ma la polemica non vuole essere contro la scuola staale o i suoi insegnanti, bensì sulla reale possibilità offerta alle famiglie di scegliere quello che ritengono il meglio per loro figlio. Se lo stato vuole essere veramente libero e aconfessionale deve difendere questa libertà, altrimenti siamo difronte all'imposizione di un pensiero.
Probabilmente questo però non interessa, perchè anche stavolta si è trovato il modo di evitare un reale aiuto alle famiglie (e sottolineo alle famiglie, non alle scuole) che scelgono di mandare il proprio figlio ad un scuola paritaria (che, per la cronaca, è scuola anch'essa statale!)
Come sempre gente più competente di me ha già espresso il proprio parere in tal senso. A me non resta che l'amarezza per vedere ancora una volta calpestato il diritto di noi famiglie ad una vera e libera educazione.

Accanto a questo poi c'è tutto l'aspetto della cultura, quindi di musei, teatri, cinema e concerti. I prezzi sono sempre elevatissimi e le scontistiche per le famiglie a dir poco ridicole.
A Milano andrà in scena lo spettacolo teatrale "Il piccolo principe" dedicato proprio ai bimbi, tant'è che sarà in programmazione il sabato e la domenica mattina. Entusiasta sono andata a leggere recensioni e a valutare i costi: 12 euro i bambini, 18 euro gli adulti.....
AAAAAAAAARRRGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!
L'entusiasmo si è infranto contro queste cifre. Una famiglia composta da mamma, papà, e due figli spenderà 60 euro solo per l'ingresso a teatro. Ben me ne sono guardata da calcolare quanto spenderemmo noi!

Peccato, anche questa volta se sei ricco puoi, altrimenti sono tutti c...i tuoi!

sabato 7 marzo 2015

Chi siamo noi?

La partecipazione a Sanremo della famiglia più numerosa d'Italia ha suscitato clamore e talvolta polemiche. Io non l'ho vista ma ho letto qualcosa del can can mediatico che ha suscitato. Per non parlare delle battute fattemi al lavoro (ne ha ancora di strada da fare....ma non ti sembrano pochi cinque?).
Non mi è piaciuta la loro partecipazione, ma il mio parere conta ben poco.
Pensandoci mi sono chiesta: Chi siamo noi?


Siamo prima di tutto una coppia normale, un marito ed una moglie che hanno deciso di amarsi. La generazione dei nostri figli nasce dall'amore, dal desiderio di unione che ogni coppia di sposi ha nel cuore. E l'unione degli animi si compie anche nell'unione carnale. E' così che siamo diventati genitori delle nostre cinque piccole pesti.
Siamo una famiglia normale anche se quando ci sediamo a tavola apparecchiamo per sette, col desiderio di apparecchiare in futuro, magari, anche per otto, nove o dieci. Siamo normali quando saliamo sul nostro furgone per piccoli o grandi spostamenti. Siamo normali quando camminiamo per strada spingendo il passeggino ed intorno ce ne sono altri quattro di bambini.
Siamo genitori normali perchè amiamo i nostri figli come qualunque altro genitore e desideriamo il meglio per loro. Ogni volta che mi siedo e accarezzo, bacio, coccolo, uno di loro, negli occhi vedo lui e lui solo. Sì, anche i miei figli in alcuni momenti sono figli unici, ciascuno amato ed accolto nella sua unicità.
Quindi chi siamo? Siamo una famiglia normale, con desideri, sogni e necessità come qualunque altra famiglia.

sabato 20 dicembre 2014

Dicembre e l'attesa

Ed eccoci anche noi a dicembre.
Il mese dell'attesa....ed i bambini ci insegnano proprio cos'è la trepidazione dell'attesa! Lì, pronti ad aprire ogni giorno le loro caselline, pronti a contare quanti giorni mancano al Natale. Che poesia. Noi quest'anno abbiamo in casa 4 calendari dell'Avvento tutti diversi. Uno racconta una storia, un altro ricorda come prepararsi al Santo Natale, un altro ancora compone una piccola città, e l'ultimo serve per completare piano piano il nostro albero di natale 2-D. Già, perchè in casa nostra non c'è spazio per un albero "normale", così mi sono messa ed ho confezionato un albero da appendere (con mille difetti e tanta voglia di migliorarlo ma....tant'è!).
E poi le recite...quel ripetere a memoria la poesia sotto voce cercando di non farsi sentire dalla mamma per mantenere intatta la sorpresa. 5 feste di Natale, tutte localizzate nella settimana appena passata...argh! Ed io che pensavo di lavorare, scrivere, fare i regali, sistemarmi a modo per il matrimonio del cognato...

Anch'io sono in trepidazione perchè....devo fare troppe cose!!!!!!
Ma l'ansia, quella vera, è il desiderio di non perdere il loro sguardo, quello dei bambini, verso questo splendido momento, questa nascita che ogni anno si ripresenta pazientemente, pur trovandoci spesso impreparati. Il desidereio di fare bene le cose non è per un compiacimento personale, ma per ricreare quell'atmosfera di quando eri bambino da fare respirare a loro...e un po' anche a me!

L'attesa. Ecco, questo è il tempo dell'attesa. Ed il cuore batte, deve battere, come quando aspettavi il fidanzato che veniva a prenderti. Perchè anche nel Natale Qualcuno viene a prenderci per condurci per mano in un altro nuovo anno.

martedì 18 novembre 2014


Cara/o insegnate delle scuole pubbliche....
Cara maestra/o....
Insomma, voi, voi che insegnate nelle scuole pubbliche, statali o comunali che siano, dovete pretendrei vorrei tanto desidererei che mi spiegaste cosa caspita avete sempre da scioperare quali tremende avversità vi capitano, quali terribili pensieri vi affliggono, quale mostruose calamità vi capitano, tali per cui siete costrette spesso sovente talvolta a scioperare. Perchè io non riesco quasi più a prendere sonno nel pensarvi così piegate da cotanta fatica. D'altronde dev'essere qualcosa di estremamente grave se tutti gli anni siete costrette a fare molteplici alcuni giorni di sciopero...per non parlare poi delle assemblee sindacali che precedono e seguono gli scioperi servono a confrontarsi e discutere delle tematiche più stringenti.
Per fortuna che io appartengo a quei milioni di altri lavoratori che non possono o non vogliono scioperare non hanno problemi e che vivono in un mondo perfetto, perciò non hanno bisogno di scioperare.
D'altronde se voi (e i conducenti dei mezzi pubblici) avete queste necessità così stringenti è sicuramente perchè siete in situazioni ben peggiori di noialtri, suppongo.
Certo che lo sciopero che ci sarà il 5 dicembre un po' mi fa insospettire.... ma no!!! Anche se andrete via allungando il ponte dell'Immacolata, so che lo farete per il bene supremo dell'Italia e dei nostri bambini, cioè per fare girare l'economia!
Per non parlare dello sciopero tra le due alluvioni che hanno colpito Milano settiamna scorsa! Anzi, per fortuna che avete scioperato, così, stando a casa coi nostri figli e rinunciando ad un giorno di lavoro (che per taluni vuole dire giorno di ferie, per altri vuole dire zero stipendio, per altri ancora vuole dire spendere più di baby-sitter che quello che guadagnano andando a alvorare) in realtà ci avete preservato dall'imbatterci nel traffico milanese!

Certo che il pensiero e la voglia di scioperare a vedere tutto il bene che ne deriva, in effetti, comincia a venire un po' anche a me!
Mi sa che alla prossima chiamata notturna per reperibilità, alla prossima sveglia lampo e corsa per un'emergenza, o più banalmente alla prossima richiesta di visita per migliorare la qualità di vita del paziente, magari sedando il dolore dopo un mega intervento, potrei rispondere anch'io: no! scusa ma sono in sciopero!!!

sabato 15 novembre 2014

Messico

Questa settimana papà-kunta è in messico per lavoro.


Mamma jek si è quindi trovata come l'unico essere adulto tra le mura di casa Parolin. In realtà le cose sono andate meno peggio del previsto, se non fosse che....tutto quello che poteva accadere per rendere meno monotone le nostre giornate (ma ce n'era bisogno?) è successo!
-la tata è mancata un giorno
-il seveso ha esondato e sono state chiuse tutte le scuole dei bimbi
-c'è stato lo sciopero generale con relativo sciopero delle scuole
-Davidino si è ammalato.
Considerando che è nuovamente previsto mal tempo, il meno che possa aspettrami è un ritardo nel rientro del papà previsto per domani pomeriggio.