venerdì 20 settembre 2013

Battaglia culturale.

E' in atto una battaglia culturale gestita da gruppi che, facendo leva sul sentimentalismo, cercano di stravolgere quella che da SEMPRE (e intendo dire da ben prima che l'uomo avesse coscienza del proprio pensiero) è la VERITA'.
Battaglia iniziata anni fa e che oggi sta ormai scagliando enormi bombe sulle nostre teste.
Una rivoluzione che non vuole l'uomo e la donna al centro della società, ma il proprio pensiero. Che in nome di un rispetto vuole fare tacere tutti gli altri.
A casa mia si chiama DITTATURA. Ne hanno parlato personaggi ben più illustri di me: l'hanno chiamata DITTATURA DEL RELATIVISMO.
Sono stati così bravi questi signori che, facendo leva sui sentimenti di ciascuno, dal volere rispetto (giusto e che deve essere garantito) sono passati ad imporre la loro visione distorta della realtà. Di fronte a questo, ovviamente, nemmeno più i termini della nostra lingua sono corretti: mamma? papà? no!!!!! genitore.
Si potrebbe entrare nel dettaglio poi di ciascuno termine, nella sua radice, per scoprire che forse allora nemmeno genitore va bene, perchè genitore è colui che genera...e se io non genero?


La cosa che mi fa più rabbia? I media, i giornalisti e i politici non ne parlano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A me viene voglia di gridare che è un'oscenità e invece sui giornali, ai tg, su fb e quant'altro si parla della nave da raddrizzare, dei voti a B. e delle ditina alzate per dichiarare il proprio voto che dovrebbe essere segreto, dell'IMU e dell'IVA. Tutti distratti a dire la loro su temi economici e giuridici ma... poche, pochissime parole spese per discutere di questo tema.

Certo, non credo che questo mio post servirà a qualcosa ma almeno ho detto quello che penso! (e quando mai sto zitta?).
Oggi ne parla Antonio Socci, ne ha lungamente parlato Costanza Miriano. E poi c'è la Manif pour tous che sta cercando di farsi sentire anche in Italia.

Davidino, che ne dici se io sono "gegè"? e quell'essere umano che torna a casa la sera, quello con un po' di barba che ti gratta è "gegè"?

3 commenti:

  1. mi hai preceduta......
    trovo questa rivoluzione culturale unamancanza enorme di rispetto...
    io non voglio essere né genitore 1 e né genitore 2.....sono madre e i miei figli hanno un padre e andiamo fieri di questi nomi che per alcuni anni sono rimasti nomi propri
    che tristezza se ci riduciamo a questo

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  2. Quanto concordo!! Manca proprio quel rispetto che ciascuno merita proprio perché è quello che é. ...complicato...

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  3. Manca in primis l'accettazione della realtà! Siccome la realtà non è come vorrei la manipolo perché si avvicini ai miei desideri. Fa niente se questo implica negare l'evidenza. Anzi elimino il più possibile l'evidenza, perciò niente più madre e padre.

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